settembre 1999
PILLOLE
Patrocinate da SIMG Roma
DI MEDICINA TELEMATICA
Periodico di aggiornamento e varie attualita' a cura di:
 Daniele Zamperini md8708@mclink.it, Amedeo Schipani mc4730@mclink.it, Massimo Angeloni mc1448@mclink.it
"GEMELLATA" con Med-News di Enzo Brizio (eb98@multiwire.net)

Il file, su semplice comunicazione ad uno dei redattori, viene inviato gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta. Viene attuata automaticamente l' iscrizione anche alla lista"gemella". E' possibile, in ogni momento, revocare l' iscrizione ad una o entrambe le liste.
L' archivio dei numeri precedenti e' consultabile su: http://utenti.tripod.it/zamperini/pillole.htm   (Visitate anche le altre pagine, sono ricche di informazioni!)
 

INDICE GENERALE
RECENSIONI
MINIPILLOLE
 
NEWS
 
 
 Ipertensione comune nei pazienti con cefalea severa
 Fumatori ad alto rischio di cancro se esposti al radon
 Virus ereditario possibile causa di cancro della mammella
 Reflusso gastroesofageo associato spesso con asma
 Epatite C: italiani individuano virus nei linfociti
 USA: arriva la crema che fa concorrenza al viagra
 Infarto: primo intervento in Italia con raggi gamma
 Arriva carta identità elettronica e la Civis Card
 Fumo responsabile per 80% degli infarti
 Correlazione tra fumo e cancro ai testicoli, fumo e diabete
APPROFONDIMENTI
 NORMATIVA
 CONGRESSI E CONVEGNI
 PILLOLE D'ALTRI TEMPI
(da scaricare: indice generale sul sito)
NUOVE UTILITA'
(Consultabili e scaricabili durante il collegamento).L' indice generale sul sito.

AVVISI AI NAVIGANTI

Pillole di buonumore 1
 Un giovane e' in aereo e seduta accanto a lui c'e' una ragazza stupenda tipo top model che sta leggendo un libro. Il ragazzo cerca ovviamente di attaccare discorso: "Il vostro libro sembra molto interessante... di cosa parla?".  La donna: "Oh, in effetti e' molto interessante. E' un libro sulla sessualita', ma vista sotto l'aspetto statistico. Per esempio queste statistiche dicono che sono gli indiani d'America che hanno il pene piu' grosso in diametro, mentre i polacchi sono gli uomini con il pene piu' lungo. Per quanto riguarda l'attivita' sessuale, sono i medici  quelli che sembrano avere la vita sessuale piu' attiva". Il ragazzo allora ribatte: "Oh e' molto interessante! Ma mi permetta di presentarmi:  Geronimo Kowalski, Dottore in  medicina".

RECENSIONI

Quando la medicina migliore è l'ascolto, non l'azione
Di Arthur D. Silk, membro dell'American College of Physicians-American Society of Internal Medicine.
Quando iniziai la professione, anni fa, credevo fermamente che, per meritare il mio onorario, dovevo fare qualcosa per il paziente. Sentivo che, se non avessi fatto un'iniezione, suturato una ferita o almeno scritto una prescrizione, non avevo meritato il mio onorario. Solo dopo molti anni di professione ho capito ciò che gli psichiatri e i preti hanno sempre saputo: a volte il ruolo dell'ascoltatore è il più importante che si possa interpretare.
Quando la mia nipotina di quattro anni fa un ruzzolone, fiumi di lacrime si asciugano come per miracolo appena la madre l'abbraccia. Sebbene la legge abbia bandito tali contatti umani dalla professione medica, ci è ancora permesso di porgere un orecchio. Spesso i pazienti vengono nello studio con la consapevolezza che io non farò molto, ma con la speranza che io semplicemente li ascolti.
Come i miei pazienti mi hanno detto per anni alla loro maniera, una figura autorevole, informata e comprensiva, può servire in loco parentis. In molti casi un medico può dare molto conforto ai pazienti angustiati semplicemente esprimendo un genuino interessamento e dando loro l'opportunità di esprimere le loro sensazioni.
Anni fa, quando lessi in un articolo di giornale che i medici lasciano parlare i loro pazienti per una media di undici secondi prima di interromperli, io mi feci beffe dell'articolo. Subito, tuttavia, mi resi conto che ero colpevole dello stesso peccato. Spesso, quando un paziente comincia a parlare, io so cosa sta per dire, in quanto ha fatto lo stesso percorso nelle visite precedenti. Nell'impeto di un ritmo di lavoro febbrile, tendo a dimenticare che consentirgli di dirlo di nuovo con le sue parole e coi suoi tempi è parte del processo di guarigione. Sebbene sia difficile spezzare le vecchie abitudini, adesso cerco di frenare la mia lingua.
Nella mia pratica vedo regolarmente una settantatreenne ex-fumatrice con enfisema severo che, nonostante inalanti, cortisone e ossigeno portatile, ha sempre il respiro corto. Durante la visita metto il mio stetoscopio sul suo torace, le prendo la pressione e controllo se è cianotica. Ma per lo più la ascolto mentre mi dice come si sente. Sembra che ciò l'aiuti.
La mia esperienza è stata simile con i pazienti affetti da sindrome del colon irritabile, una condizione che può persistere nella mezza età e persino nell'età avanzata. Avendo visto decine di pazienti che non trovano sollievo con antispastici, triciclici, antidolorifici o lassativi, adesso mi rendo conto che essi vengono nel mio studio non perché si aspettano un miracolo, ma perché apparentemente traggono sollievo dal fatto che io li ascolti mentre mi dicono quanto si sentono avviliti.
Sir William Osler una volta scrisse: "Ascolta il paziente e ti dirà la sua diagnosi". Io aggiungerei questo: "Ascolta il paziente e lo aiuterai a sentirsi meglio". In questo caso, voi potreste pensare che prestare tempo e attenzione a ciò che un paziente ha da dire meriterebbe un posto nell'ICD-9. Non disturbatevi a controllare. "Listening" (= ascoltare) sta tra "liniment" e "listeria", il che sicuramente dice qualcosa sull'umanità dei burocrati.
ACP Observer, settembre 1999
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Iperglicemia isolata post-carico confermata come fattore di rischio per mortalità
Obiettivo dello studio. Esaminare i possibili legami tra iperglicemia isolata post-carico (a 2h) e mortalità. Metodi. Sono stai messi insieme i dati di tre studi longitudinali di popolazione (nelle isole Mauritius, Fiji e Nauru), e sono stati calcolati i tassi di mortalità in 9179 persone che sono state seguite per 5-12 anni. Risultati. C'erano 595 soggetti con diabete già noto e 799 con diabete neodiagnosticato, dei quali 243 avevano una iperglicemia isolata post-carico. Rispetto ai soggetti non diabetici, quelli con iperglicemia isolata post-carico avevano un rischio aumentato per mortalità da tutte le cause [CI 95%: 2.7 (1.8-3.9) per gli uomini; 2.0 (1.3-3.3) per le donne] e per mortalità cardiovascolare [CI 95%: 2.3 (1.2-4.2) per gli uomini; 2.6 (1.3-51) per le donne]. Inoltre, gli uomini con iperglicemia isolata post-prandiale avevano un rischio elevato di morte per cancro [CI 95%: 8.0 (3.6-17.9)]. Conclusioni. Questi dati dimostrano che l'iperglicemia isolata post-carico, che può essere identificata solo con la glicemia a 2 ore, è comune, e perlomeno raddoppia il rischio di mortalità. Ciò dovrebbe essere tenuto in considerazione nella progettazione dei programmi di screening che usano solo la glicemia a digiuno.
Diabetologia, settembre 1999
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Il latte vaccino nella dieta neonatale ha un ruolo nella patogenesi del diabete di tipo 1?
 Il diabete mellito di tipo 1 e' generalmente la conclusione di un processo autoimmune che precede anche di molti anni le manifestazioni cliniche della malattia. Trattasi di patologia multifattoriale in cui si sovrappongono fattori ambientali a predisposizioni genetiche. Non si conoscono ancora con certezza i fattori ambientali responsabili dello scatenamento della patologia. E' studiato con interesse il ruolo del latte di mucca come fattore inducente/scatenante.
 Costituenti del latte particolarmente "sospetti" sono:

Tabella riepilogativa.
 
Dati a favore
  • Ricerche epidemiologiche suggeriscono che l' introduzione precoce del latte vaccino nella dieta del neonato sia uno dei fattori capaci di scatenare la risposta autoimmune. Non tutti gli studi pervengono ai medesimi risultati, ma una revisione critica (Gerstein, Diabetes Care, 1994) ha indicato una correlazione positiva. (Anche in Italia, in uno studio di confronto tra diverse Regioni, indicava una correlazione positiva).
  • Il latte vaccino si e' dimostrato diabetogeno in modelli sperimentali di diabete.
  • Pazienti con diabete di tipo 1 presentano anticorpi verso proteine del latte vaccino, ed elevata risposta immunitaria cellulare verso le stesse proteine.
  • Esistono somiglianze notevoli nella struttura molecolare tra la beta-caseina, l' albumina del latte e alcuni antigeni tipici del diabete.
 
Dati contrari
  • I pazienti diabetici presentano anticorpi verso numerosi antigeni, non solo verso quelli del latte vaccino.
  • Altre componenti della dieta e dell' ambiente presentano caratteristiche di potenziali agenti diabetogeni.
  • Alcune indagini epidemiologiche, seppure limitate, non presentano correlazione positiva tra il consumo precoce di latte vaccino e diabete di tipo 1. Si e' osservato, ad esempio, che l' aumento di incidenza del diabete di tipo 1 non e' stato accompagnato da un parallelo aumento nei consumi di latte vaccino. Alcune popolazioni subsahariane, poi, pur essendo state grandi consumatrici di latte vaccino, presentano una bassissima incidenza di diabete.
Malgrado le incertezze sussistenti, l' American Academy of Pediatrics ha raccomandato (1994): Malgrado quindi le incertezze ancora sussistenti e senza voler criminalizzare il latte vaccino (sono ovii anche i grossi interessi in gioco sull' uso dei latti formula NdR) si ritiene da parte di diversi Autori che un allattamento al seno protratto per i primi mesi di vita (almeno 4) puo' essere un semplice modo per ridurre il rischio di DM di tipo 1 nei bambini a rischio.
Pozzilli, Scripta Medica, n.2, 1998
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Trattamento della pirosi in primary care
La pirosi è il sintomo più tipico della malattia da reflusso gastroesofageo ed è anche un disturbo comune nella popolazione generale. Obiettivo dello studio (in doppio cieco randomizzato e controllato): confrontare gli effetti e la tollerabilità di omeprazolo e cisapride con quelli del placebo per il controllo della pirosi in pazienti di medicina generale. Lo studio ha coinvolto 10 practices (=gruppi composti da 2 a 8 medici) norvegesi di primary care (= medicina generale) per un totale di 483 pazienti non trattati che lamentavano pirosi per 3 o più giorni a settimana, con esofagite da reflusso di 1° grado. Sono stati esclusi i pazienti con esofagite severa (grado 2°-3°), esofago di Barrett, ulcera peptica, calcolosi biliare, pregressa chirurgia esofagogastrica, o evidenza di ciò alla gastroscopia. Altri motivi di esclusione sono stati l'uso di procinetici o antisecretori o antibiotici meno di 2 settimane prima dell'esame endoscopico, l'abuso di alcool o di farmaci, la necessità di un interprete, o malattie concomitanti che rendevano difficoltosa l'individuazione dei sintomi. Sono stati somministrati omeprazolo 20 mg 1 volta al giorno, cisapride 20 mg 2 volte al al giorno, o placebo per 8 settimane. Esito da valutare: adeguato controllo della pirosi, definito come pirosi non più che moderata per <\= 1 degli ultimi 7 giorni, dopo 4 settimane di terapia.
Risultati. Dopo quattro settimane di terapia, un adeguato controllo della pirosi è stato raggiunto nel 71% dei pazienti che prendevano omeprazolo, nel 22% di quelli che prendevano cisapride e nel 18% di quelli che prendevano placebo. Significatività di omeprazolo versus placebo: p = 0.0001; cisapride versus placebo: p = non significativa. Nei pazienti trattati solo con omeprazolo, il controllo dei sintomi è stato ottenuto significativamente più spesso nei pazienti positivi per Helicobacter pylori. L'uso di antiacidi è stato 2/3 volte maggiore nei pazienti che assumevano cisapride o placebo rispetto a quelli che assumevano omeprazolo. La risoluzione dei sintomi non legati al reflusso non è stata diversa in modo significativo nei tre gruppi. I pazienti che prendevano cisapride hanno riferito significativamente più eventi avversi di quelli che prendevano placebo od omeprazolo.
Conclusioni. L'omeprazolo alla dose di 20 mg 1 volta al giorno è stato notevolmente efficace nel ridurre la pirosi, mentre la cisapride alla dose di 20 mg due volte al giorno non è stata significativamente più efficace del placebo.
British Medical Journal, 28 agosto 1999
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L'effetto "framing": Come influisce il contesto nelle scelte terapeutiche?
Un giorno un frate francescano e un gesuita si trovarono insieme nel chiostro di un convento, intenti a pregare. Il francescano stava inginocchiato in un angolo, mentre il gesuita passeggiava lungo il perimetro del chiostro, salmodiando e fumando platealmente una sigaretta. Il francescano rimprovero' l' altro, ricordando che il superiore gli aveva rifiutatoil permesso di fumare mentre pregava, il gesuita rispose allora sorridendo che, invece, non aveva avuto difficolta' ad ottenere il permesso di pregare  mentre... fumava passeggiando!
Questo e' l'effetto "framing", ovvero l'effetto "cornice", che rappresenta l' influenza del contesto ambientale e rappresentazionale su una decisione di qualunque tipo.
Ma come influisce tale effetto in ambito medico?
Alcuni ricercatori dell' Universita' di Padova hanno sottoposto a test un folto gruppo di studenti e specializzandi in medicina, italiani. Veniva richiesto di scegliere tra diverse opzioni terapeutiche in alcuni casi clinici. Ad una parte dei soggetti le opzioni venivano presentate in maniera "negativa", esprimendo le percentuali di insuccesso delle varie opzioni, all' altro gruppo venivano presentate in maniera positiva, esprimendo invece le percentuali di successo. Ovviamente le due percentuali erano complementari tra loro, per cui teoricamente non avrebbero dovuto influenzare una corretta condotta terapeutica.
Fortunatamente per i pazienti, il gruppo degli specializzandi non si e' fatto significativamente influenzare dal trucco rappresentazionale, con preferenza costante per il trattamento migliore. Gli studenti invece si sono mostrati ampiamente influenzabili dal modo in cui i dati venivano rappresentati.
I medici italiani (informazione confortante) si sono dimostrati molto piu' "resistenti" rispetto ai colleghi americani, che invece, in analoghi esperimenti, sono risultati piu' influenzabili.
Un dato curioso: gli studenti apparivano meno influenzabili dall' effetto framing se si chiedeva loro di immaginare che il malato fosse un loro parente; cio' avveniva  pure se si chiedeva loro una giustificazione razionale della scelta effettuata. E' stato ipotizzato che entrambe le circostanze obblighino a concentrare maggiormente le capacita' critiche sul problema correggendo le conclusioni "istintive" dettate dall' effetto framing.
Si pensa quindi che i filtri razionali siano in grado di annullare le distorsioni, tipicamente irrazionali, generate dalla diversa  modalita' di rappresentazione dei dati.
C. Massironi, Psicologia Contemporanea n. 155, 1999.
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Terapie odontoiatriche: da quale parte vive lo stress?
Almeno in Australia sembra che, tra il paziente e e il dentista, il piu' stressato sia proprio quest'ultimo.
Sembra infatti, in base ad una ricerca effettuata presso l' Universita' di Melbourne, che tale categoria sia particolarmente a rischio di stress, e quindi esposta ad un rischio di problemi cardiovascolari superiore del 25% rispetto alle altre categorie professionali, con maggior percentuale di suicidi, separazioni, divorzi, depressioni.
Elementi comuni "soggettivi" nella pur disomogenea categoria: lavoratori indefessi, compulsivi, con forti e irrealistiche attese per il futuro. E' probabile che la selezione iniziale contribuisca fortemente alla prevalenza di tali caratteristiche.
Elementi lavorativi stressanti:
1) Estrema precisione richiesta ad ogni prestazione, paragonabile a quella di un orologiaio, ma effettuata in condizioni biologiche stressanti (sangue, saliva, lamenti e divincolamenti del paziente).
2) Interazione continua con pazienti "difficili" sia perche' trascurati, sia perche' ansiosi, sia perche' troppo pretenziosi.
3) Stress per i problemi economico-amministrativi (personale, fornitori, attrezzature, leggi particolari da rispettare), diversi da quelli di altre categorie e a cui la scuola non prepara assolutamente.
4) Rischio continuo di infezione, con molti soggetti che sviluppano una vera fobia verso i pazienti, potenziali portatori di virus HIV o HCV.
I primi sintomi dell' insogenza di stress patologico sono: alta frequenza di errori, diminuzione di efficienza e di ambizione, ipersensibilita' alle critiche, insonnia.
In Australia (come del resto in America e in Inghilterra) sono attivi i Doctor Health Advisory Service, reti di supporto professionale, un tempo solo per i medici, ora aperte anche ai dentisti.
P. Chiambretto: Psicologia Contemporanea, n.155, 1999

Nota: l' analisi di alcuni degli elementi soprariportati evidenzia alcune notevoli diversita' nel vissuto professionale italiano rispetto ad altre nazioni. E' possibile pero', con la crescente inarrestabile pletora medica e conseguente progressiva competitivita' in ogni settore medico, che certi elementi siano presto ravvisabili anche da noi... (D.Z.)
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Pillole di buonumore 2
La mia  ragazza era talmente brutta che una volta portata al pronto soccorso per un taglio ad un dito, il medico appena ha aperto la porta e l'ha vista in faccia ha detto : "Chissa' come e' ridotta la macchina!".

MINIPILLOLE

Quante vite si possono salvare con un'accurata igiene delle mani
Le infezioni nosocomiali sono responsabili di un’elevata morbilità e si stima che possano
causare circa 80.000 morti all’anno nei soli Stati Uniti. Molte infezioni ospedaliere sono
causate da patogeni che vengono trasmessi da un paziente all’altro da operatori sanitari che non
si sono lavati le mani in modo efficace. I dati epidemiologici a disposizione indicano che
l’osservanza di queste regole da parte degli operatori sanitari è piuttosto bassa (spesso nel
range del 30-50%).
In un editoriale J.M. Boyce del Miriam Hospital di Providence negli Stati Uniti (Ann. Intern.
Med. 130,153,1999), commenta uno studio di Pittet e coll. (pubblicato sullo stesso fascicolo
della rivista) dove, secondo i dati disponibili, un ostacolo importante è rappresentato dal fatto
che il lavaggio frequente, con sapone medicato o non, provoca secchezza e quindi irritazione
della cute. A questo proposito molti studi hanno dimostrato che soluzioni per le mani a base di
alcool o di gel contenenti emollienti possono causare meno dermatiti che il semplice lavaggio
con acqua e sapone. Un altro ostacolo è la mancanza di tempo, e rendere più facile la pulizia
delle mani può contribuire a risolvere il problema. Secondo Boyce è importante, quindi,
sperimentare gli effetti del tenere delle soluzioni antisettiche a disposizione accanto ad ogni
letto; importante poi è creare un’organizzazione ospedaliera che sia consona alle procedure
igieniche raccomandate istituendo programmi diretti a gruppi di personale. Inoltre convincere i
direttori dei reparti o altri opinion-leaders a praticare l’igiene può avere un effetto di
trascinamento su altri operatori sanitari.
Lo studio condotto dal Dr. D. Pittet e coll. dell’Ospedale Universitario di Ginevra ha rilevato
che, tra gli operatori sanitari dello stesso Ospedale, l’osservanza media delle regole di igiene
delle mani è stata del 48% con ampie variazioni nei diversi reparti e che l’adempimento era
migliore tra gli infermieri rispetto a qualunque altro tipo di operatore sanitario, compresi i
medici.
Se dalla pulitissima Svizzera emerge questo quadro poco confortante e se si pensa poi che
nell’Ospedale Universitario di Ginevra non mancano certo le strutture, c’è poco da illudersi su
quale sia la situazione negli altri Paesi europei.
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Tirosina e T3 nella terapia sostitutiva dell'ipotiroidismo?
L’ipotiroidismo e’ una malattia caratterizzata da una serie di alterazioni metaboliche e cellulari, in parte secondarie alla diminuzione del metabolismo energetico fonte di importanti segni e
sintomi clinici.
Se nel passato la terapia consisteva nell’uso di una miscela di triiodotironina (T3) e tirosina,
oggi la terapia si basa sulla somministrazione sostitutiva di ormone tiroideo sintetico.
La mancanza di T3 nella preparazione farmacologica e’ considerata un elemento positivo in
quanto, essendo questa la forma attiva dell’ormone, se somministrata come tale puo’ essere
causa di fenomeni tossici, mentre l’uso del precursore (la tirosina) permette di ottenere livelli
plasmatici relativamente fisiologici e non troppo influenzati dalla biodisponibilita’ della
preparazione.
Il dosaggio ritenuto ottimale e’ passato dai 200-400 microg. al giorno, come raccomandato nei
primi anni ’60, ai 50-100 microg. attuali. Al contrario di quanto precedentemente ritenuto, il
mantenimento della tireotropina ipofisaria (TSH), ottenuto tramite dosi piu’ modeste di tirosina,
porta ad una diminuzione del rischio di fibrillazione atriale, ad un quadro ormonale piu’
bilanciato, associato in genere a un miglior senso di benessere da parte del paziente.
Studi condotti dal gruppo della dott.ssa R. Bunevicius dell’Universita’ di Kaunas in Lituania
hanno paragonato gli effetti dell’associazione di tirosina e T3 agli effetti della sola
somministrazione di tirosina. Gli autori hanno concluso che l’associazione di T3 e tirosina
permette un miglior controllo dell’ipotiroidismo e si riflette nel maggior benessere dei pazienti.
Il commento editoriale (NEJM 1999; 340:469-70) ad opera del dott. A.D. Toft della Royal
Infirmary di Edimburgo invita invece a non considerare i dati dello studio lituano come definitivi
e indicativi di una necessita’ di rivedere gli attuali schemi della terapia tiroidea. E’
importante, secondo il dott. Toft, verificare con ulteriori studi i risultati della dott.ssa
Bunevicius, soprattutto per quanto riguarda gli effetti cardiovascolari rilevanti per il paziente,
quali l’autonomia funzionale e la tolleranza allo sforzo. Inoltre la variazione degli schemi
terapeutici imporrebbe l’aggiunta di T3 in proporzioni di 1/10 rispetto alla tirosina. e sotto
forma a lento rilascio per evitare effetti collaterali.
In definitiva, la decisione di cambiare una strategia che attualmente si presenta come soddisfacente deve essere presa
con molta prudenza.
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Pillole di buonumore 3
Il dottore incontra il sig. Rossi: "Sig. Rossi, come sta?". "Molto bene, mi spiace!".

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NEWS
 
 
Ipertensione comune nei pazienti con cefalea severa 
WESTPORT, 11 agosto (Reuters Health) - Rispetto alla popolazione generale, i soggetti affetti da cefalea severa hanno una più alta prevalenza di ipertensione, secondo un lavoro di ricercatori italiani. 
Il dr Massimo Cirillo, della 2ª Università di Napoli, e coll. hanno valutato la prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare in 399 uomini e 944 donne con cefalea severa. La diagnosi più comune era di emicrania senza aura, ma nel gruppo erano compresi anche pazienti affetti da emicrania con aura, cefalea tensiva, cefalea mista, cefalea a grappolo e altri tipi di cafalea. 
Il gruppo del dr Cirillo ha riscontrato che l'età è associata direttamente con la prevalenza di ipertensione, ipercolesterolemia ed obesità. Dopo l'aggiustamento per età, la "...prevalenza dei fattori di rischio non era diversa in modo significativo tra i pazienti con forme differenti di cefalea, eccetto per la cefalea a grappolo", essi riferiscono nel numero di giugno di Headache. Tuttavia, confrontando con una popolazione di controllo, essi hanno rilevato che i pazienti affetti da cefalea di entrambi i sessi avevano una più alta prevalenza di ipertensione, indipendentemente dall'età. Le differenze tra i controlli e pazineti con cefalea erano più accentuate tra i pazienti giovani. Gli autori sottolineano che "i meccanismi alla base dell'associazione tra ipertensione e cefalea non sono al momento chiari". In questo studio l'obesità, che è associata all'ipertensione, "...non ha spiegato l'associazione tra cefalea ed ipertensione in quanto essa era meno prevalente nei pazienti con cefalea che nella popolazione di controllo". Sulla base di questi riscontri, il gruppo del dr Cirillo raccomanda che i pazienti con cefalea severa, specialmente i giovani, siano indagati per l'ipertensione. Essi sottolineano anche che beta-bloccanti e calcio-antagonisti, che sono usati comunemente per trattare la cefalea, hanno un potente effetto antiipertensivo che "...potrebbe mascherare lo sviluppo di una ipertensione". D'altro canto, questi farmaci possono rappresentare una buona prima scelta per pazienti affetti sia da ipertensione che da cefalea in precedenza non trattate. 
Headache 1999;39:409-416. 
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Fumatori ad alto rischio di cancro se esposti al radon 
NEW YORK, 12 agosto (Reuters Health) -- Ricercatori federali riferiscono che le persone a più alto rischio a causa dell'esposizione al radon - vale a dire i fumatori - sono quelle che meno probabilmente testano le loro abitazioni per la presenza del gas cancerogeno. Essi fanno notare che la combinazione di fumo ed esposizione al radon aumenta il rischio di cancro del polmone a livelli molto alti. Come il radon aumenti il rischio di cancro del polmone nei fumatori non è chiaro, ma gli autori dello studio ipotizzano che "l'esposizione al radon può rendere le cellule polmonari più suscettibili agli effetti dannosi del fumo". Gli esperti del CDC (Center for Disease Control and Prevention) affermano che "eliminare l'eccessiva esposizione al radon in casa...preverrebbe approssimativamente il 30% delle morti per cancro del polmone attribuibili al radon", di cui l'86% avvengono tra i fumatori. I loro risultati sono pubblicati nel numero del 13 agosto del giornale di agenzia, Morbidity and Mortality Weekly Report. Il radon è un gas incolore e inodore che si produce attraverso il decadimento naturale del radio, un elemento che si trova nei depositi rocciosi in tutto il mondo. Secondo l'Agenzia Americana per la Protezione Ambientale, circa il 10% delle abitazioni americane contengono concentrazioni di radon superiori ai livelli accettabili. 
Secondo il CDC, dal 10 al 14% delle morti per cancro del polmone in USA sono attribuibili all'esposizione al radon, che diventa così la seconda causa di morte per cancro del polmone dopo il fumo. Gli ufficiali sanitari da lungo tempo esortano i proprietari di abitazioni a procurarsi i kits di test (in vendita nei negozi) per misurare il livello di esposizione domestica al radon. In questo studio il CDC ha esaminato i dati del National Health Interview Survey su circa 41000 case americane. Essi hanno trovato che, durante il 1993-1994, una media complessiva di 5.5 milioni di famiglie (6.7%) sono state testate per il radon. Le famiglie con fumatori erano state testate meno delle famiglie senza fumatori, con frequenze rispettivamente del 5.9% e 7.1%. Questa è una disgrazia, dicono gli ufficiali sanitari del CDC, in quanto il fumo e l'esposizone al radon sembrano lavorare in sinergia per innalzare ancora di più il rischio di cancro polmonare. Ai primi di questo decennio, gli ufficiali sanitari USA avevano posto come obiettivo di testare per il radon il 40% di tutte le abitazioni americane per l'anno 2000, e il 50% di quelle abitate da fumatori. "I risultati di questo lavoro suggeriscono che questi obiettivi probabilmente non saranno raggiunti", concludono gli autori. I kits di test casalinghi per il radon sono disponibili in molti negozi di ferramenta e di casalinghi. Nelle case con livelli di radon superiori ai limiti accettabili, l'esposizione può essere ridotta con misure quali l'isolamento del pavimento del seminterrato o il miglioramento della ventilazione. 
SOURCE: Morbidity and Mortality Weekly Report 1999;48:683-686. 
N.d.R.: chissà se questi kits esistono anche in Italia... 
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Virus ereditario possibile causa di cancro della mammella 
NEW YORK, 12 agosto (Reuters Health) -- Secondo alcuni ricercatori, un virus ereditario potrebbe essere uno dei fattori che innescano il carcinoma mammario nell'uomo. Gli scienziati dicono di aver isolato un retrovirus primitivo, un HMTV (Human Mammary Tumor Virus), in campioni di tessuto di carcinoma mammario umano. "Se si stabilisce un legame certo con questo retrovirus, l'HMTV può diventare un bersaglio per un vaccino e per nuovi trattamenti per il cancro mammario", ha spiegato l'autore principale dello studio, dr Robert Garry della Tulane University di New Orleans, Louisiana. Un retrovirus simile all'HMTV è già stato collegato ai tumori maligni della mammella nel topo. Parlando ai partecipanti all'undicesimo congresso internazionale di virologia in Sydney, Australia, Garry ha spiegato che altre specie tra i vertebrati diverse dal topo - inclusi gli umani - ospitano virus simili. Ha detto che il suo gruppo ha identificato il virus, chiamato HMTV, in frammenti di carcinoma mammario e di altri organi da pazienti con carcinoma mammario, ed anche in tessuti provenienti da persone che non avevano un cancro della mammella. Il virus, egli ha detto, può essere verosimilmente un cofattore nell'etiologia del cancro mammario, insieme con altri fattori quali l'assetto genetico individuale. La dr.ssa Orli Etingin, oncologo, professore associato di medicina al New York Hospital/Cornell Medical Center in New York City, ha definito la scoperta "un nuovo interessantissimo pezzo del puzzle (cancro)". Parlando alla Reuters Health, ella ha rilevato che "i retrovirus sono già stati implicati in alcuni tipi di linfoma". Ma lei crede che "in realtà sono necessarie molte più ricerche per poter confermare i risultati e anche per stabilire la relazione tra il virus e lo sviluppo di tumori nell'uomo". 
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Reflusso gastroesofageo associato spesso con asma 
WESTPORT, 12 Agosto (Reuters Health) - La malattia da reflusso gastroesofageo dovrebbe essere sospettata in tutti i pazienti affetti da asma, secondo una review pubblicata sul numero di luglio di Allergy. Il dr D. S. Theodoropoulos e coll. della University of South Florida College of Medicine, Tampa, rilevano che la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), che può interessare "...fino a un terzo della popolazione USA adulta...è particolarmente prevalente nei pazienti affetti da asma". Si ritiene che la GERD possa esacerbare l'asma "...per aspirazione endotracheale di contenuto gastrico o per una risposta riflessa alla stimolazione dei recettori esofagei". La fisiopatologia e gli effetti avversi della GERD sull'asma "...sono ancora in discussione," dicono gli autori, ma "l'esperienza clinica ha dimostrato che la precoce diagnosi e terapia della GERD speesso porta ad un miglior controllo dell'asma". I pazienti con asma o tosse cronica persistente dovrebbero essere interrogati accuratamente sui sintomi della GERD. Tra questi ci sono pirosi, indigestione, sternuti e congestione nasale. La tosse cronica, comunque, "...è la manifestazione più comune". Ciononostante, le condizioni possono anche essere clinicamente silenti. La terapia per la GERD può comprendere modifiche dello stile di vita quali l'evitare i pasti abbondanti e il mantenimento del peso ideale, e l'uso di H2-antagonisti e inibitori di pompa protonica. La GERD è una condizione cronica "...che di solito richiede una terapia di mantenimento a lungo termine o perfino per tutta la vita", concludono gli autori, ed alcuni pazienti "...che non rispondono alla terapia medica possono beneficiare della chirurgia antireflusso". 
Allergy 1999;54:651-661. 
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Epatite C: italiani individuano virus nei linfociti 
Milano, 24 agosto (Adnkronos) - Il virus dell'epatite C, Hcv, puo' essere individuato nei linfociti B dei pazienti infetti. La scoperta e' della dott.ssa Giulia Marsica e dei suoi colleghi dell'Istituto San Raffaele di Milano che ipotizzano cosi', pubblicando il loro studio su ''Blood'', come le cellule immunitarie possano costituire un sito di replicazione extra-epatico del virus. 
La possibilita' di rintracciare il virus HCV nelle cellule mononucleate del sangue periferico era gia' nota. Ma il lavoro degli studiosi milanesi ha permesso di scoprire con precisione quali categorie di cellule ospitano il virus. 
Lo studio e' stato condotto sulle cellule mononucleate del sangue periferico di 4 pazienti Hcv+, separando i linfociti T4, T8 e B. Le tracce del virus sono comparse nei linfociti B di 3 pazienti, mentre nel quarto paziente il virus e' stato rintracciato nei linfociti T4 e T8. Inoltre e' stato rintracciato nei linfociti B anche l'Rna antigenomico, un intermediario della replicazione del virus. 
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USA: arriva la crema che fa concorrenza al viagra 
(ANSA) - NEW YORK, 25 agosto - Dopo il successo del Viagra arriva in America la prima pomata contro l'impotenza. La Food and Drugs Administration ha infatti approvato la commercializzazione del 'Topiglan', un medicinale prodotto dalla MacroChem per gli uomini che hanno difficolta' a raggiungere l'erezione. Negli Stati Uniti soffrono di impotenza circa 30 milioni di uomini. La notizia ha fatto schizzare in rialzo di oltre il 50% le azioni di Microchem con gli investitori convinti del successo del prodotto e dalla valida concorrenza che la pomata potra' fare al Viagra. Sergio Traversa, analista per Mehta Partners, getta pero' acqua sul fuoco mettendo in evidenza la maggiore comodita' pratica della pillola rispetto alla pomata. L'industria farmaceutica ha sperimentato il prodotto su 500 pazienti con risultati molto positivi. A differenza del Viagra, il Topiglan viene applicato localmente poco prima del rapporto. Proprio perche' locale la versione in crema non presenta alcuni effetti collaterali legati all'uso del Viagra come i problemi cardiocircolatori che in passato hanno causato serie complicazioni. (ANSA). 
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Infarto: primo intervento in Italia con raggi gamma 
Roma, 27 agosto (Adnkronos) - In Italia, e per la prima volta in Europa, e' stato effettuato il primo trattamento di radioterapia con raggi gamma su di una coronaria occlusa. Come e' noto, l'occlusione di una coronaria puo' portare all'infarto miocardico. 
L'intervento e' stato effettuato presso il Centro Cuore Columbus di Milano in associazione con il Centro di Cardiochirurgia dell'Ospedale Policlinico. L'intervento mediante terapia con raggi gamma e' stato compiuto su una occlusione della coronaria di sinistra in una paziente gia' precedentemente operata di by-pass aortocoronarico. 
Il trattamento ha permesso la riapertura dell'arteria: tale risultato garantira' con altissime probabilita' che l'arteria cosi' curata rimarra' aperta nel tempo. 
L'utilizzo delle radiazioni e' gia' una terapia ampiamente applicata in altri campi della medicina ed e' entrata ora anche nella terapia delle malattie cardiache e cardiovascolari: ad esempio, nella cura delle malattie delle coronarie. Studi pubblicati sulle principali riviste mediche hanno dimostrato che e' possibile con l'utilizzo di raggi gamma evitare il fenomeno della riocclusione di arterie coronarie precedentemente riaperte con palloncino o con stent. 
Le iniziali esperienze con tali sistemi di terapia delle roconarie con raggi gamma sono iniziate negli Stati Uniti tre anni fa e i risultati ottenuti si sono mantenuti nel tempo. ''Il successo dell'intervento di Milano -ha detto il professor Colombo, direttore del Laboratorio di Eurodinamica del Centro Cuore Colombus- e' ulteriormente rilevante in quanto il primo intervento del genere oltre oceano e' stato effettuato in Italia da una equipe medica italiana''. 
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Arriva carta identità elettronica e la "Civis Card" 
(ANSA) - RICCIONE (RIMINI), 28 agosto - Anche i documenti personali si ''informatizzano''. Sono infatti in arrivo la carta di identita' elettronica e la ''Civis Card', i documenti elettronici che conterranno in un chip tutte le principali informazioni dell' individuo. Lo ha annunciato Antonio Catricala', capo di Gabinetto del ministero della Funzione Pubblica nel corso della presentazione di Europa Card Show, il quarto salone di telecarte e moneta elettronica. ''A breve - ha detto Catricala' - saranno poste in essere le condizioni per realizzare i due documenti elettronici''. La carta di identita' elettronica sostituira' in tutto e per tutto il documento di identita' personale, e conterra' i dati anagrafici e le fotografie dell' individuo. Una vera e propria ''massa'' di dati sara' invece contenuta nella ''Civis Card''. In questa tessera magnetica sara' inserita tutta la storia sanitaria dell'individuo fin dalla nascita (codice regionale, analisi cliniche, ricoveri). ''Per avere un' idea della capacita' di memoria della 
Civis Card - ha ricordato Catricala' - basti pensare che potra' contenere 360 tra radiografie ed ecografie''. Attraverso la Civis Card sara' inoltre possibile accedere a servizi pubblici come trasporti, parcheggi, chiedere certificati anagrafici o prenotare visite specialistiche. La card oltre ad essere compatibile con il Servizio sanitario nazionale questa tessera' lo sara' anche con il sistema sanitario europeo. 
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Fumo responsabile per 80% degli infarti 
(ANSA) - LONDRA, 31 agosto - C'e' il fumo dietro l'80% degli attacchi cardiaci che colpiscono ogni anno le persone sotto i 50 anni di eta': questa la conclusione emersa da uno studio del docente di epidemiologia dell'Universita' di Oxford, Rory Collins, presentato durante il congresso dell'associazione europea di cardiologia tenuto quest'anno a Barcellona. 
La statistica e' allarmante ed e' riuscita a sorprendere anche molti presenti, visto che il tasso indicato da Collins e' il doppio rispetto a quello stimato fino a oggi. Ma il professore di Oxford non ha dubbi: quattro su cinque attacchi di cuore sono direttamente legati alla passione per le sigarette nelle persone sotto i 50 anni. 
E questo significa che smettere di fumare potrebbe voler dire ridurre da 20.000 a 4.000 il numero di attacchi cardiaci registrati ogni anno in Gran Bretagna in quella fascia di eta'. 
La ricerca di Collins, riportata oggi dal tabloid britannico 'Daily Mail', si basa sull'esame di 26.000 casi e, ha sottolineato il professore, ha fornito per la prima volta la possibilita' di calcolare il rischio relativo di attacco cardiaco dovuto al fumo per gli individui sotto i 50 anni. Per i fumatori tra 40 e 50 anni, ha inoltre sottolineato Collins, il rischio di soffrire d'infarto e' cinque volte piu' alto rispetto ai non fumatori. 
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Correlazione tra fumo e cancro ai testicoli, fumo e diabete 
Firenze, 3 set, (Adnkronos) - L'80% di possibilita' in piu' di essere colpiti da cancro ai testicoli per i figli delle fumatrici. E' quanto rivela uno studio realizzato da Wolfgang Ahrens dell'Istituto di ricerca, prevenzione e medicina sociale di Brema presentato al Congresso mondiale di epidemiologia, in corso a Firenze. La ricerca, condotta fra il '94 e il '98, ha coinvolto 170 persone con cancro ai testicoli e 313 sane, studiando le abitudini della madri di ciascuno di loro. 
Tabacco sul banco degli imputati anche per un altro studio, realizzato dalla ricercatrice Julie Will dell'America Cancer Society di Atlanta, che evidenzia i legami fra fumo e diabete. Secondo i risultati, gli uomini che fumano almeno due pacchetti al giorno hanno il doppio delle possibilita' di soffrire di diabete, percentuale che raggiunge il 74% delle donne. 
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APPROFONDIMENTI

Le recensioni presentate oggi completano la serie (pubblicata nei numeri precedenti) sulle differenze di risarcimento del danno alla persona nelle diverse nazioni e, in Italia, addirittura nelle diverse citta'.  E' scaricabile (150 K ) la tabella usata dal Tribunale di Roma nel 98. Fortunatamente sembra che il movimento di opinione formatosi contro tale situazione stia portando ad un progetto di unificazione dei criteri di valutazione del valore economico dell' essere umano.

Alcuni confronti tra diverse nazioni europee nel risarcimento danni alla persona
Volendo fare un confronto tra i diversi Stati dell’Unione Europea si e’ rilevato, negli anni ’80, che per ogni 100 franchi di risarcimento in Francia si avevano 97,5 franchi in Belgio, 82,92 in Germania, 72 franchi in Germania orientale, 47 franchi nel Regno Unito.
Confrontando casi simili in diversi Paesi si e’ visto:

Un altro esempio: L’entita’ dell’indennizzo andava da un minimo di 3.000 franchi in Lussemburgo e in Belgio a un massimo di 15.000 franchi in Francia. (in Italia:1000 franchi).

Rivista italiana di medicina legale, editoriale di F. Introna n. 6-1998
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Un tariffario inglese per risarcimento del danno alla persona
In Gran Bretagna il principio generale prevede che il risarcimento del danno alla persona avvenga sulla base delle precedenti sentenze dei singoli Tribunali e sulle sentenze della Corte d’Appello (il Vertice Giudiziario esistente in Gran Bretagna).
Il Giudice considera nel risarcimento, oltre alle conseguenze proprie delle lesione, anche l’insieme di tutte le circostanze attinenti ciascun singolo caso, compreso lo stato di bisogno del danneggiato.
Nel risarcimento dei "danni generali per lesioni personali" sono compresi anche i risarcimenti per le sofferenze subite a causa della lesione (corrispondente al nostro danno morale).
I danni generali vengono indennizzati con una somma globale e hanno le seguenti caratteristiche:

Nel ’92 e’ stato pubblicato un volume di linee guida per la valutazione dei "Danni generali nei casi di lesioni personali" ma non costituisce una tabella ufficiale e non sostituisce la giurisprudenza che rimane la base principale del calcolo del danno. I risarcimenti vengono adeguati ai singoli casi tenendo conto sia delle circostanze particolari del passato di ciascuna vittima, sia dell’eventuale andamento del costo della vita, gli interessi sono calcolati nel tasso del 2% annuo e per ottenere un risarcimento e’ necessario dimostrare la lesione con un referto medico che deve riscontrare dei danni fisici: non si puo’ avere un risarcimento se si e’ subito solo uno shock psichico.
I referti devono considerare anche gli sviluppi probabili futuri delle lesioni in modo da potersi adeguare con un risarcimento provvisorio nei casi incerti.
Solo di recente si e’ avuta una estensione della giurisprudenza nel campo del risarcimento per danni psicologici e psichiatrici: e’ stato attribuito un riconoscimento maggiore all’ esistenza di tali danni derivati da incidenti e si e’ addirittura allargata la categoria delle persone aventi diritto a richiedere risarcimento includendo ad esempio gli astanti e i testimoni coinvolti in incidenti.
Il risarcimento e’ collegato anche alla gravita’ del reato eventualmente connesso con le lesioni; in tal caso la somma base e’ proporzionale all’eventuale condanna penale attribuita .
Alcuni esempi:
- Il tariffario e’ diviso in 25 livelli: 1° livello 1.000 sterline, 25° livello 250.000 sterline che sembra essere il tetto massimo. Per esempio valgono 250.000 sterline una tetraplegia e 1.000 sterline una frattura composta delle ossa nasali (che diventano 1.500 sterline in caso di frattura scomposta).
Esistono alcuni esempi non previsti dal nostro sistema: Riv.It.Med.Leg. e assicurazioni n. 6, 1998, dall’ Editoriale di F. Introna
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NORMATIVA

Nuove regole nella pubblica amministrazione
(L. 59/97, 127/97, 191/98, Reg. attuaz. G.U. n. 275 del 24/11/98)

Nel tentativo di avvicinarci sempre piu' ad uno Stato normale, sono state varate diverse norme volte a snellire i rapporti con la Pubblica Amministrazione (P.A.),
Poiche' anche i medici sono cittadini come gli altri, puo' essere utile uno schema sintetico delle novita'.

VALIDITA' TEMPORALE DEI CERTIFICATI
Certificazioni di durata illimitata
 
 
 
 

Tutti i certificati rilasciati da P.A. attestanti stati e fatti personali non modificabili: 
es: 

  • Nascita
  • Morte
  • Titoli di studio
Certificazioni valide 6 mesi: 
Quelle contenenti dati soggetti a  modifiche.
es: 
  • Residenza
  • Stato di famiglia
  • Antimafia 
I certificati anagrafici scaduti restano validi con dichiarazione in calce che i dati non sono cambiati (firma NON autenticata).
Dati desumibili da altri documenti:
I dati relativi a: 
  • Generalita'
  • Luogo e data nascita
  • Cittadinanza
  • Stato civile
  • Residenza
possono essere desunti dai documenti di riconoscimento, che sostituiscono a tutti gli effetti i corrispondenti certificati. 
L' ufficio ricevente (pena reato di violazione di doveri d' ufficio) dovra' acquisire agli atti una fotocopia NON autenticata del documento stesso.
QUANDO AUTENTICARE?
 
DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICATO, NON AUTENTICATE
Nei rapporti con la P.A.  in luogo dei normali certificati si puo' presentare una dichiarazione in carta semplice a firma NON autenticata per certificare: 
  • Data e luogo di nascita 
  • Residenza 
  • Stato civile 
  • Cittadinanza 
  • Diritti civili 
  • Stato di Famiglia 
  • Esistenza in vita 
  • Nascita di un figlio 
  • Morte del coniuge 
  • Morte di uno dei genitori 
  • Morte di un figlio 
  • Iscrizione in albi tenuti dalla P.A. 
  • Posizione militare 
  • Titolo di studio 
  • Qualifica professionale 
  • Titoli di specializzazione 
  • Esami sostenuti 
  • Titoli di abilitazione, formazione, aggiornamento, qualificazione tecnica 
  • Situazione reddituale 
  • Assolvimento obblighi contributivi 
  • Cod. Fisc. e Partita IVA 
  • Qualsiasi altro dato su pos. reddituale. 
  • Disoccupazione 
  • Pensionamento 
  • Categoria di pensionamento. 
  • Qualita' di studente, casalinga, di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore. 
  • Vivenza a carico 
  • Assenza condanne penali 
  • Iscrizione (a qualsiasi titolo) ad associazioni o formaz. sociali. 
La dichiarazione puo' sostituire: 
  • Tutti i dati contenuti nei registri di stato civile. 
  • Certificati ed estratti dei registri di stato civile e demografici richiesti dai Comuni. 
  • Certificati ed estratti per iscrizione a scuole o Universita' 
  • Certificati per Motorizzazione Civile.
DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI ATTO DI NOTORIETA', AUTENTICATE
 
 
 
 

Nei rapporti con la P.A. e con i sostituti della medesima si puo' presentare una dichiarazione sostitutiva dell' atto di notorieta' (con firma AUTENTICATA) per attestare: 
 

  • Stati, fatti e qualita' personali che non rientrano nei casi gia' elencati per le dichiarazioni  sostitutive di certificazioni. 
  • Stati, fatti e qualita' personali (nel proprio interesse) di altri soggetti di cui si abbia diretta conoscenza. 
  • Che la copia di una pubblicazione e' conforme all' originale. 
  • Nei pubblici concorsi in luogo della presentazione della copia autentica dei titoli.
Si puo' fare a meno dell' autentica della firma: 
 
  • Se la dichiarazione e' contenuta in una istanza diretta alla P.A. e sottoscritta in presenza del personale addetto a ricevere l' istanza. 
  • Se la dichiarazione e' presentata (anche per via telematica: fax, posta elettronica ecc.) accompagnata da fotocopia di un documento di riconoscimento del richiedente. 
  • Se la dichiarazione, pur non contenuta nell' istanza, e' presentata contestualmente a questa ed e' sottoscritta dall' interessato in presenza dell' addetto a ricevere la dichiarazione.
CASI PARTICOLARI  
 
ACQUISIZIONE D' UFFICIO DEI CERTIFICATI
Quando il cittadino non possa o non voglia ricorrere all' autocertificazione, indichera' all'A. interessata la specifica A.P. che potra' fornire i certificati richiesti che risultino da atti o registri  da essa conservati, nei limiti dello stretto necessario  per la tutela della riservatezza. 
DICHIARAZIONE DI NASCITA

Puo' essere presentata, indifferentemente, da: 

  • Uno dei genitori. 
  • Da un procuratore speciale. 
  • Dal medico o ostetrica o altra persona che abbia assistito al parto (rispettando eventualmente la volonta' della madre di non essere nominata). 
  • NON e' necessaria la presenza di testimoni.
La dichiarazione va fatta: 
 
  • Entro 10 giorni all' ufficiale di S.C. del comune ove e' avvenuta la nascita. 
  • Entro 3 giorni presso la Direzione Sanitaria dell' Ospedale o Casa di Cura dove eì avvenuto il parto. 
  • Entro 10 giorni nel Comune di residenza di uno dei genitori (la madre, salvo accordi contrari).
 

 

NOTE
 
 
NON POSSONO ESSERE SOSTITUITI DA DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE: 
  • Certificati medici. 
  • Certificazioni sanitarie in genere. 
  • Certificazioni di origine. 
  • Certificazioni di conformita' C.E. 
  • Certificazioni di marchi o brevetti.
Le dichiarazioi sostitutive (D.S.) hanno la stessa validita' temporale degli atti che sostituiscono.
Le D.S. possono essere usate anche da cittadini UE non italiani
L' eventuale autenticazione di un documento o di una firma puo' essere effettuata da qualsiasi dipendente addetto al ricevimento del documento, previa esibizione dell' originale.
Le foto necessarie ai documenti di identita' dovranno essere autenticate dall' Ufficio ricevente se presentate personalmente dall' interessato.
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CONGRESSI E CONVEGNI
 
COMUNICATECI I CONVEGNI CHE ORGANIZZATE O DI CUI VENITE A CONOSCENZA!
Verranno comunicati tramite Pillole e conservati, fino a scadenza, sul Sito Web. Ovviamente non ci assumiamo responsabilita' sulla qualita' dei contenuti ne' dell' organizzazione degli stessi.
Da ciascun titolo, durante il collegamento) si accede alla locandina corrispondente. Chi desiderasse ulteriori informazioni (impossibile riportare TUTTO sul web) e' pregato di contattarci.
Le ultime segnalazioni (indice completo sul sito)

Pillole di buonumore 4
 Il dottore ha detto che se non voglio arrivare alla cirrosi devo diventare totalmente analcolico (astemio) [Da "Hanno tolto le supposte agli operai ma i ricchi continuano a mettersele" Raccolta di bufale mediche di C. Vittici].

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