RESPONSABILITA’ MEDICO-LEGALI IN SENOLOGIA

E’ in continuo incremento la conflittualita’ medico-paziente in rapporto a veri o supposti episodi di malpractice. Tale conflittualita’ coinvolge anche settori finora rimasti pressoche’ indenni, quali la radiologia (interessata finora essenzialmente per problemi legati alla somministrazione di mezzi di contrasto). E’ in incremento, per esempio, la conflittualita’ attinente la mancata o ritardata diagnosi di neoplasie mammarie. L’ Autore esamina le tappe dell’ iter diagnostico individuando diverse tappe e diverse fattispecie di responsabilita’ .

  1. Mancanza di adeguata indicazione: puo’coinvolgere il medico curante allorche’, nella richiesta di un esame radio-morfologico (rx, ecografia ecc.) ometta di porre un chiaro ed esplicito quesito che possa correttamente indirizzare il radiologo alla ricerca della patologia sospettata. Cio’ potrebbe indurre il radiologo a scelte tecniche non adeguate nell’ esecuzione dell’ esame, o a errori interpretativi in fase di interpretazione dei risultati.
  2. Omissione di un’ indagine indicata: coinvolge il curante quando ritenga erroneamente di non dare corso ad approfondimenti diagnostici suggeriti dallo specialista, o quando rifiuti di aderire a programmi di screeening (correttamente impostati, n.d.r.).
  3. Mancata adeguatezza tecnica della prestazione diagnostica: concerne la scelta appropriata delle metodiche tecniche e l’ interpretazione dei risultati delle indagini. Coinvolge essenzialmente l’ operatore radiologo o ecografista. I mezzi tecnici attualmente in uso permettono indagini tecnicamente impeccabili, per cui non e’ ammissibile giustificare una mancata diagnosi con la cattiva qualita’ dell’ immagine: una tale giustificazione verrebbe a configurare gia’ di per se’ quasi un’ ammissione di imperizia. Va valutato, ovviamente, se la mancata diagnosi possa conseguire ad un quesito formulato in modo fuorviante dal curante, oppure il caso di una mammella asintomatica avverso una precisa patologia accusata.
  4. Erronea lettura ed interpretazione delle immagini con errore diagnostico. In caso di "falso positivo" le conseguenze sono ovviamente meno gravi che in caso di "falso negativo" ma purtuttavia rilevanti e medico-legalmente significative.
  5. Responsabilita’ del radiologo nei programmi di screening (impostazione, competenza, adeguatezza tecnica). Su questo aspetto l’ autore si diffonde, ma non e’ di interesse per i MdF.
  6. Erronea, incompleta o ritardata refertazione della lettura diagnostica: ipotesi di responsabilita’ si presentano allorche’ il linguaggio usato nella refertazione sia equivoco o ambiguo; si accenna solo alle ipotesi di scambio di referti, di imprecisa indicazione delle tecniche eseguite, di errori di scrittura che capovolgano i risultati.
Silingardi E., Riv.it di Med. Legale, 2, 1998-10-27

(In definitiva i problemi di responsabilita’ professionale si allargano coinvolgendo categorie sanitarie finora poco toccate; di conseguenza si tende, in occasione di atti che coinvolgano piu’ medici, a demarcare piu’ precisamente i limiti delle rispettive competenze. I MdF, quindi, finora poco toccati dal fenomeno, possono essere chiamati incausa proprio per la loro "centralita’", che ne esalta il ruolo ma ne accresce le responsabilita’. Anche una semplice richiesta di mammografia, quindi, va effettuata con la dovuta precisione e completezza. D.Z.) 1998.

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