RESPONSABILITA’ MEDICO-LEGALI
IN SENOLOGIA
E’ in continuo incremento la conflittualita’ medico-paziente in rapporto
a veri o supposti episodi di malpractice. Tale conflittualita’ coinvolge
anche settori finora rimasti pressoche’ indenni, quali la radiologia (interessata
finora essenzialmente per problemi legati alla somministrazione di mezzi
di contrasto). E’ in incremento, per esempio, la conflittualita’ attinente
la mancata o ritardata diagnosi di neoplasie mammarie. L’ Autore esamina
le tappe dell’ iter diagnostico individuando diverse tappe e diverse fattispecie
di responsabilita’ .
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Mancanza di adeguata indicazione: puo’coinvolgere il medico curante
allorche’, nella richiesta di un esame radio-morfologico (rx, ecografia
ecc.) ometta di porre un chiaro ed esplicito quesito che possa correttamente
indirizzare il radiologo alla ricerca della patologia sospettata. Cio’
potrebbe indurre il radiologo a scelte tecniche non adeguate nell’ esecuzione
dell’ esame, o a errori interpretativi in fase di interpretazione dei risultati.
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Omissione di un’ indagine indicata: coinvolge il curante quando ritenga
erroneamente di non dare corso ad approfondimenti diagnostici suggeriti
dallo specialista, o quando rifiuti di aderire a programmi di screeening
(correttamente impostati, n.d.r.).
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Mancata adeguatezza tecnica della prestazione diagnostica: concerne
la scelta appropriata delle metodiche tecniche e l’ interpretazione dei
risultati delle indagini. Coinvolge essenzialmente l’ operatore radiologo
o ecografista. I mezzi tecnici attualmente in uso permettono indagini tecnicamente
impeccabili, per cui non e’ ammissibile giustificare una mancata diagnosi
con la cattiva qualita’ dell’ immagine: una tale giustificazione verrebbe
a configurare gia’ di per se’ quasi un’ ammissione di imperizia. Va valutato,
ovviamente, se la mancata diagnosi possa conseguire ad un quesito formulato
in modo fuorviante dal curante, oppure il caso di una mammella asintomatica
avverso una precisa patologia accusata.
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Erronea lettura ed interpretazione delle immagini con errore diagnostico.
In caso di "falso positivo" le conseguenze sono ovviamente meno gravi che
in caso di "falso negativo" ma purtuttavia rilevanti e medico-legalmente
significative.
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Responsabilita’ del radiologo nei programmi di screening (impostazione,
competenza, adeguatezza tecnica). Su questo aspetto l’ autore si diffonde,
ma non e’ di interesse per i MdF.
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Erronea, incompleta o ritardata refertazione della lettura diagnostica:
ipotesi di responsabilita’ si presentano allorche’ il linguaggio usato
nella refertazione sia equivoco o ambiguo; si accenna solo alle ipotesi
di scambio di referti, di imprecisa indicazione delle tecniche eseguite,
di errori di scrittura che capovolgano i risultati.
Silingardi E., Riv.it di Med. Legale, 2, 1998-10-27
(In definitiva i problemi di responsabilita’ professionale si allargano
coinvolgendo categorie sanitarie finora poco toccate; di conseguenza si
tende, in occasione di atti che coinvolgano piu’ medici, a demarcare piu’
precisamente i limiti delle rispettive competenze. I MdF, quindi, finora
poco toccati dal fenomeno, possono essere chiamati incausa proprio per
la loro "centralita’", che ne esalta il ruolo ma ne accresce le responsabilita’.
Anche una semplice richiesta di mammografia, quindi, va effettuata con
la dovuta precisione e completezza. D.Z.) 1998.
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