E' molto difficile effettuare confronti precisi e statisticamente ineccepibili tra diverse nazioni sull' argomento, in quanto i dati che si rinvengono non sono omogenei tra di loro; nella maggior parte delle Nazioni (eccetto gli USA) non sono mai stete fatte ricerche specifiche sull' argomento; le leggi e le normative diverse (specie riguardo le diverse impostazioni dell' assistenza sanitaria) non permettono un parallelismo preciso. In Italia, ad esempio non esite uno specifico articolo di legge che venga violato dal medico che commette un errore colposo: ogni azione giudiziaria finisce nel calderone degli "omicidi colposi" o delle "lesioni colpose" da cui e' impossibile estrarre le varie fattispecie. Cio' premesso, e' possibile tuttavia effettuare delle stime molto interessanti e significative mediante l' uso di una serie di indicatori "indiretti". Tali indicatori si basano essenzialmente sulle statistiche pubblicate dalle Societa' Assicurative (Dati raccolti all' inizio del 1998).
LA SITUAZIONE IN USA:
La situazione e' paradigmatica : i medici americani hanno speso, gia' nel 1989, 5,6 miliardi di dollari in polizze assicurative. Per ogni bambino che fa nascere, il medico paga un' assicurazione aggiuntiva di 500 dollari per un totale annuo di 200.000 dollari. Uno studio compiuto nel 1993 negli ospedali dello Stato di New York su 30.000 pazienti, ha stabilito che una persona su quattro ha avuto un danno, ed un danno su quattro e' mortale. Si puo' affermare che non ci sia medico americano che non abbia avuto almeno una denuncia di malpractice. Sono interessati per lo piu' Ortopedici e Ginecologi, ma anche i Medici Generici sono pesantemente coinvolti in questo calvario giudiziario.
- In CANADA si e' assistito ad un imponente aumento delle denunce per malpractice: le richieste di risarcimento sono aumentate del 650% in meno di 20 anni; i premi assicurativi sono aumentati del 500% in 15 anni.
- In GRAN BRETAGNA le richieste di risarcimento sono aumentate del 500% in 9 anni con un incremento annuo dei premi del 29% (e' un incremento MOLTO alto!!!).
- IN SPAGNA (1970-1990): 576 denunce che coinvolgevano il 28% dei medici, alcuni con piu' denunce. I piu' colpiti (dato da sottolineare) appaiono i Medici Generici (33%) contro il 13% dei traumatologi. In Spagna i medici sono dipendenti.
- In FRANCIA: rischio medio annuale: 1,8% con preponderanza di chirurghi e anestesisti. Circa 4.000 processi civili l' anno. I Medici Generici, che rappresentano il 40% degli assicurati, raccolgono il 9% dei sinistri.
I DATI ITALIANI:
Date le limitazioni espresse all' inizio, possiamo analizzare una serie di dati indiretti:
- IL TRIBUNALE DEI DIRITTI DEL MALATO di Roma riferisce, nel periodo 10/96-9/97 840 contatti di cittadini al SAIG (Servizio assistenza e informazione giuridica). Di questi, circa il 50% erano di interesse medico-legale. Per il 22% fu consigliata azione legale, per il 33% fu consigliata azione extragiudiziale. Da tener presente che gran parte di queste proteste erano dirette verso strutture e solo una parte verso singoli operatori. I piu' colpiti sono stati gli ortopedici (30%) poi i ginecologi (18%) gli oncologi (11%), gli odontoiatri, gli oculisti, i chirurghi plastici. Tra i fanalini di coda, i medici di famiglia.
- LA REGIONE LOMBARDIA ha effettuato un' indagine conoscitiva presso ASL e Ospedali da cui risultano, nel 96, 228 procedimenti penali per omicidio colposo e lesioni colpose (20%), conclusi con 34 sentenze (8 condanne e 24 assoluzioni). La regione stima che l' incidenza complessiva sia circa il doppio di quanto rilevato (400-500 procedimenti).
E' importante tuttavia rilevare l' altissima percentuale di assoluzioni rispetto alle condanne (300%).
- GLI ORDINI DEI MEDICI hanno intrapreso procedimenti disciplinari contro i medici: 137 nel 1991, 537 nel 1994.
L'aumento rispecchia la maggior conflittualita' ma anche l' aumento di numero di medici. E' da osservare che l' Ordine attiva d' ufficio i procedimenti nei casi penalmente piu' gravi (omicidi, ad es.) o nei casi di esposti presentati dai cittadini. Non si attiva nei casi penalmente non importanti o deontologicamente irrilevanti. Queste cifre possono percio' rispecchiare proprio le casistiche piu' gravi, numericamente modeste.
- Statistica del 1987: 1200 sentenze di condanna per responsabilita' medica. Il dato e' soprastimato perche' comprende un numero imprecisato ma presumibilmente alto di cause iniziate gli anni precedenti e giunte solo allora a giudizio.
- L' ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) stima intorno ai 10-12.000 casi l' anno le azioni complessive (giudiziarie ed extragiudiziarie) promosse contro i medici con esborsi di 350 miliardi nel 95, 760 nel 96. Tali cifre vanno pero' ridimensionate in quanto comprensive di risarcimenti attinenti anni precedenti e sono lontanissime da quelle USA, pur con un numero di medici molto piu' elevato. Le specialita' piu' a rischio risultano: dentisti, chirurghi, ostetrici, anestesisti. Agli ultimi posti i MG. Cio' viene confermato anche dall' entita' dei premi da pagare per assicurarsi: il MG paga mediamente il 60% di uno specialista "non chirurgo", meno del 50% di un dentista, addirittura il 10% di un chirurgo, un anestesista, un ginecologo.
- Al di fuori dei numeri "di stima" (facilmente esagerabili) alcune Assicurazioni hanno fornito dati precisi: VENETA ASSICURAZIONI (su tutto il territorio nazionale) nel 1984: Medici Assicurati 120, sinistri denunciati 4 (3,33%); nel 1994: Medici assicurati 1105, sinistri 15 (1,30%).
Si evidenzia percio' un DECREMENTO PERCENTUALE dei sinistri rispetto al numero dei medici. L' aumento delle cifre assolute appare percio' legato all' aumento sia dei medici assicurati che dell' entita' dei rimborsi nei singoli casi.
- IL MEDICO D' ITALIA (1994) ha pubblicato un sondaggio sul grado di soddisfazione degli Italiani verso il SSN ed i medici in particolare: nel 1986 i soddisfatti erano l 89,6%, gli insoddisfatti il 9% . Nel 1990 i soddisfatti erano l' 86,8%, gli insoddisfatti il 9,1% , con uno scostamento peggiorativo percentualmente minimo.
Tra gli insoddisfatti oltre il 70% accusava motivazioni "burocratiche" o comunque "non sanitarie" : maleducazione dell' infermiera o del medico, scarsa puntualita', ecc.
Le lamentele per motivazioni veramente mediche erano meno del 30% sulla gia' bassa percentuale di insoddisfatti.
- INTRONA (Univ. di Padova) ha esaminato 700 casi di decessi avvenuti in seguito a sospetto errore medico. Tale sospetto si e' rivelato erroneo o infondato nel 62,8% dei casi.
I medici coinvolti erano in assoluta preponderanza specialisti, in primo luogo Chirurghi, Ortopedici, Anestesisti. I MG non compaiono nemmeno nelle tabelle.
CONCLUSIONI: si assiste in tutto il mondo ad un progressivo importante incremento dei casi di "malpractice". Tale fenomeno e' particolarmente accentuato e studiato negli Stati Uniti, ma e' molto acccentuato anche nelle altre Nazioni prese in esame.
Sono generalmente coinvolti chirurghi, ginecologi, anestesisti, in minor grado i Medici Generici. In alcune nazioni (Spagna e USA) c'e' pero' anche un forte coinvolgimenti dei MG. E’ da osservare che in Spagna i medici sono per lo piu’ dipendenti stipendiati, e lavorano per lo piu’ in Centri Organizzati.
In Italia la situazione, pur tenendo conto dell' incremento della conflittualita' degli ultimi anni, appare migliore e ancora ben lontana da quella delle nazioni prese a confronto: la percentuale di cause intentate ai medici, rapportata al numero degli stessi, appare ancora molto bassa; la maggior parte di queste cause si rivela, alla fine, priva di fondamento; i premi assicurativi (pur lievitati) sono tra i piu' bassi del mondo; la soddisfazione degli utenti verso l' operato medico appare alta, mentre le critiche sono rivolte soprattutto all' organizzazione nel suo complesso e soprattutto agli aspetti burocratici.
Tra le varie categorie prese in esame i MG appaiono come i meno coinvolti nelle critiche e nelle rivendicazioni, sia nel confronto con le altre categorie, sia nel confronto con le altre nazioni.
Fonti: varie, documentabili.
DANIELE ZAMPERINI 1998