D.Zamperini
CERTIFICATO PER INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA ( L. 22/5/1978 n. 194)
OBBLIGHI DEI SANITARI
Il personale sanitario ed esercente l’attivita’ ausiliarie non e’ tenuto a prender parte alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 della legge n.124 e agli interventi di I.V.G. quando sollevi obiezione di coscienza (Art. 9) con preventiva dichiarazione da comunicare al medico provinciale o al Direttore Sanitario dell’Ospedale. L’obiezione di coscienza non puo’ essere invocata quando data la particolarita’ delle circostanze il personale intervento del medico o dell’esercente delle attivita’ ausiliarie sia indispensabile a salvare la vita della donna in imminente pericolo. Inoltre l’obiezione di coscienza non esonera dall’assistenza antecedente e conseguente all’intervento Non esonera, cioe' dall' obbligo della certificazione di cui si dira'. L’obiezione, diritto irrinunciabile proponibile in ogni tempo (T.A.R. Puglia n. 88/1986)
deve essere proposta, per avere effetto immediato, entro:
Se proposta fuori termine, produce effetto solo dopo un mese dalla presentazione.
Puo’ essere invece revocata in ogni momento con effetto immediato.
PROCEDURE LEGALI
Donna maggiorenne
I.V.G. entro i 90 giorni
3. Il padre del concepito potra' essere sentito ma solo col consenso della donna (Tale aspetto e' fortemente contestato da alcuni; l' IVG di donna sposata senza consenso del marito puo' comportare diversi aspetti negativi in caso, ad esempio, di separazione coniugale).
4. Trascorso tale termine la donna, sulla base dello stesso documento, puo’ presentarsi presso una sede autorizzata per ottenere l’I.V.G. |
L’I.V.G. dopo i primi 90 giorni
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IMMINENTE PERICOLO DI VITA Se l’I.V.G. e’ resa necessaria per l’imminente pericolo della donna le procedure suddette non sono piu' necessarie e l’intervento puo’ esser praticato anche senza lo svolgimento delle procedure di accertamento e al di fuori delle sedi previste dagli art. 7 ed 8 della legge. |
Donna minorenne o interdetta
Se la donna e’ minorenne per l’I.V.G. occorre l’assenso di chi esercita su di lei la patria potesta’ o la tutela e cioe’ occorre la firma di entrambi i genitori. Qualora vi siano nei primi 90 giorni seri motivi che impediscano o sconsiglino una consultazione dell’esercente la patria potesta’ oppure se tali persone interpellate rifiutino l’assenso o esprimano pareri contrastanti il Consultorio, la Struttura o il Medico richiesti dalla prestazione espletano i compiti delle procedure di accertamenti e di assistenza rimettendo pero’ entro 7 giorni dalla richiesta dell’I.V.G. una relazione, corredata del proprio parere, al Giudice Tutelare. Questi, entro 5 giorni, sentita la donna, con atto non soggetto a reclamo puo’ autorizzare la minore a decidere l’I.V.G.
In caso di richiesta dopo i primi 90 giorni anche alla donna minorenne si applicano le procedure di cui all’art. 7 indipendentemente dall’assenso di chi esercita la potesta’ o tutela: se il medico cioe’ accerti l’urgenza per grave pericolo per la salute della minore, deve certificare senz’altro l’esistenza di tali condizioni (indipendentemente dall’assenso di chi esercita la patria potesta’ e senza adire il Giudice Tutelare). Con tale certificazione la donna puo’ ottenere l’intervento in via d’urgenza e se necessario il ricovero.
Quando l’I.V.G. su donna minorenne avviene al di fuori dei casi e senza l’osservanza delle modalita’ previste dall’art. 12, chi la cagiona e’ punito con pene previste per le violazioni dall’art. 5- 6-7-8 (reclusione fino a 3 anni o da 1 a 4 anni aumentata fino alla meta’).
Quando la donna e’ interdetta per infermita’ mentale la richiesta dell’I.V.G. puo’ essere presentata
1) Personalmente dall’interessata (in tal caso deve essere sentito il parere del tutore il quale dovra’ controfirmare la richiesta);
Entro 7 giorni dalla presentazione della richiesta il medico trasmette al Giudice Tutelare una relazione contenente ragguagli circa la domanda e la sua provenienza, l’atteggiamento comunque assunto dalla donna, le condizioni della gravidanza , la specie dell’infermita’ mentale della donna, il parere del tutore se espresso.
Il Giudice Tutelare entro 5 giorni dal ricevimento della relazione decide con atto non soggetto a reclamo sentiti (se lo ritiene opportuno) gli interessati. Il suo provvedimento costituisce titolo per ottenere in via di urgenza l’intervento e se necessario il ricovero .
Chi cagiona I.V.G. su donna interdetta senza l’osservanza delle suddette modalita’ e’ punito con le pene previste e gia’ citate in precedenza per le minori.
FACSIMILE CERTIFICAZIONE PER IVG NON URGENTE
Dott. XY Medico-chirurgo Via ZZZ, tel. 0000 - … …., li … Si dichiara che la signora……… nata a……… il… residente a………… in Via………. e` in stato di gravidanza. La gestante dichiara che la sua ultima mestruazione risale al Ella manifesta l'intenzione di ricorrere all' interruzione della gravidanza presso le idonee strutture sanitarie autorizzate, a norma della Legge 194/78. Il presente certificato viene rilasciato alla paziente, debitamente informata, la quale potra` utilizzarlo trascorsi sette giorni dalla data del rilascio. In fede Dr. XY (Firma della donna) |
(Daniele Zamperini 1999)