Le sigarette leggere sono davvero "leggere"?
Un rapporto divulgato dal
National Cancer Institute degli Stati Uniti ha concluso che le sigarette leggere sono pericolose per la salute tanto quanto quelle normali. Il rapporto segue molte altre affermazioni del governo a favore di queste sigarette, consigliate addirittura nel 1981 alle persone che proprio non possono o non vogliono smettere di fumare.
Il rapporto ha anche concluso, tristemente, che nonostante oltre 50 anni di miglioramenti, il pericolo per la salute rappresentato dalle sigarette è rimasto sostanzialmente lo stesso.

I produttori si sono infatti concentrati nel cercare di ridurre la quantità di catrame, ma non hanno ridotto il contenuto di nicotina, che crea la vera dipendenza.

Secondo il dottor David Burns, dell'Università della California di San Diego, principale autore del rapporto, in realtà si possono vedere dei netti incrementi dell'incidenza dei tumori ai polmoni in corrispondenza dell'introduzione delle sigarette leggere, ultraleggere e a basso contenuto di catrame.

I ricercatori sospettano che i consumatori di queste sigarette fumino di più e, soprattutto, inalino il fumo più profondamente. Inoltre, con la promessa di essere meno pericolose, queste sigarette dissuadono molti fumatori dal rinunciare al loro vizio.
La conclusione del rapporto è quindi laconica, "non esistono sigarette sicure." L'unico modo per ridurre i rischi associati al fumo è di non iniziare a fumare o di smettere.

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