Continuano le conferme su i danni cronici da droghe leggere

Benche’ diversi studi avessero gia’ introdotto l’argomento, e’ stato ritenuto utile proseguire gli studi circa i possibili danni neurologici a lungo termine derivanti dall’uso di droghe leggere.

In particolare alcuni ricercatori australiani hanno voluto valutare le funzioni neuropsichiche dei soggetti che avessero fatto prolungato uso di marijuana. Hanno percio’ studiato 102 pazienti, la meta’ dei quali aveva fatto un uso quotidiano della sostanza per circa 24 anni, l’altra meta’ per solo 10 anni. Come controllo e’ stato usato un gruppo di 33 individui che non aveva mai fatto uso di marijuana. I danni sono stati raccolti dopo un periodo di astinenza da cannabis di 17 ore.

I ricercatori hanno somministrato una serie di test neuropsicologici che valutassero la capacita’ di attenzione e la memoria a lungo e a breve termine. Si e’ rilevato come gli esiti dei test fossero peggiori nel gruppo dei soggetti che aveva fatto uso di marijana per il periodo di tempo piu’ prolungato mentre non sono stati evidenziati risultati significativi tra il gruppo di soggetti che aveva fatto uso di cannabis per un periodo inferiore (10 anni) e i soggetti che si erano astenuti dall’uso di droghe. Appariva in particolare gravemente danneggiata la memoria verbale e la capacita’ di attenzione.

Sembrerebbe quindi esistere una relazione diretta tra il periodo di consumo di cannabis e i danni neuropsicologici provocati. Tuttavia poiche’ i test sono stati somministrati dopo un periodo di astinenza molto breve non e’ possibile stabilire definitivamente l’eventuale evoluzione migliorativa o peggiorativa qualora venisse prolungato questo periodo di astensione.

(JAMA 2002;287:1123-1131 da "Medico e Paziente" n.4- Aprile 2002)