Incidenza di infarti cerebrali silenti e fattori di rischio
I Ricercatori dell’ Erasmus Medical Center di Rotterdam ed i radiologi dell’ospedale Universitario di Groningen, in Olanda, hanno studiato l’incidenza di infarti cerebrali silenti in una popolazione anziana, sana.
Gli infarti cerebrali silenti sono associati ad un aumento del rischio di ictus.
E’ stata presa in esame la popolazione che ha partecipato al Rotterdam Scan Study (n=1.077), d’età compresa tra 60 e 90 anni.
Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a MRI ( Risonanza Magnetica ad Immagine ) e, dopo alcuni anni (intervallo medio: 3,4 anni) , 668 persone hanno eseguito un secondo MRI.
Il 14% dei partecipanti allo studio (n=93) ha presentato uno o più nuovi infarti al secondo MRI.
Di questi, 81 hanno avuto infarti silenti, mentre in 12 l’infarto è risultato sintomatico.
L’incidenza degli infarti cerebrali silenti è aumentata in modo marcato con l’età ed è risultata 5 volte più elevata rispetto all’incidenza dell’ictus sintomatico.
I fattori di rischio associati a nuovi infarti cerebrali silenti sono stati : età, pressione sanguigna, diabete mellito, livelli di colesterolo e di omocisteina, spessore intima-media, placche carotidee e fumo.
Stroke 2003; 34: 392